* soggiacente. La montagna investe la pianura con le sue acque. E
«quella che dovrebbe essere la ricchezza del Paese, l’abbondanza idrica,
«è divenuta strumento di desolazione. I fiumi, non regolati, a regime
«anarchico, trasportando per secoli materiali dalla montagna, hanno
<ingorgato il loro corso, si sono aperti nuovi letti, nuovamente ingor-
«gati a loro volta, ed hanno finito col livellare il naturale declivio della
‘pianura la quale, da felice ed ubertosa anticamente, è divenuta oggi
‘una stagnante palude che va da Seutari a Valona». -
Siffatte inpressioni, non risultano purtroppo pessimiste. In man-
canza di completi severtonienti statistici, si può, sulla base di stime
approssimative, stabilire che nel 1927 la ripartizione del territorio
era la seguente :
Culture continuativo ..
Terre incolte produttive . ;
Superficio
n migliaia
di ettari
Culture varie..... 465,7
Giardini e vigneti. 12,5
Prati e pascoli ... 1.761,1
| Foreste. ......... 500,
Percen-
tuale
del
Lotale
178,2 14.94
2.261,1 70.66
l'erre improduttive ..
Totale complessivo
460,7 14,40
3.200. 3.200. 100,-
460,7
Un settimo del territorio risultava allora assolutamente impro-
duttivo, sommerso, almeno in gran parte dell’anno da acque stagnanti.
Di pari estensione erano i terreni ove si esercitava una coltivazione
continuativa, mentre la maggior parte del territorio era esclusivamente
sfruttata a pascoli ed era coperta da foreste di non facile valorizza-
zione. In contrasto a. quanto avviene negli altri Paesi, la popolazione
anzichè spandersi nelle pianure. o ritrarre dalla continuativa coltiva-