e L’ arbitrato nei conflitti agrari ° ge e i disegni di legge e e e ee Alessio, Bissolati e Niccolini ‘ I. — Riprodurrò una parte delle osservazioni che svolsi in una conferenza tenuta in Milano presso la Società agraria di Lombardia che me ne aveva fatto cortese invito. Che il tema, in tanto infuriare di scioperi e in tanto di- scorrere di arbitrati, sia di attualità vivissima è evidente. Ma, per me, esso offre un’altra particolarità che me lo rende sin- golarmente interressante. L’argomento si presta molto bene a mettere in chiaro quale sia, per se medesima, la forza della legge scritta, in relazione alla natura e alle tendenze proprie delle cose e degli uomini a cui la legge intenda provvedere. II. — Stanno dinanzi alla Camera dei deputati tre di- segni di legge che hanno per iscopo di disciplinare i conflitti agrari e indirizzarli a soluzioni pacifiche. È caratteristico che siano tutti e tre di iniziativa parla- mentare e provengano da tre diversi settori. Per i conserva- tori e affini e’ è il disegno dell’ on. Giorgio Niccolini, pei ra- dicali quello Alessio, per i socialisti quello Bissolati. L’origine parlamentare diretta e la partecipazione dei tre partiti, che possono considerarsi come sintesi di tutta la Camera, dimostrerebbero, se pure è lecita tale induzione, quanto vivi timori e preoccupazioni siano destati dai con- _ () Saggio pubblicato nella Rivista Popolare, 30 giugno 1908, diretta dal com- pianto on. N. CoLAJANNI. Come è detto nel testo, è il riassunto di una conferenza. Si può considerare come lo svolgimento e l’applicazione dei concetti contenuti nel sacgio precedente derivato pure esso da una conferenza.