E LO STATO DI GUERRA i;
posti massimi la relazione che passa fra l’uomo e la terra
che egli coltiva. A parità di capacità fisiologica e psichica, il
piccolo proprietario che coltiva da sè il fondo avito svilupperà
la propria potenzialità lavoratrice in misura ben più alta e
accorta (cioè economica, nel senso della meccanica delle forze)
di quanto nol faccia un qualsiasi operaio avventizio, a cui
non interessa il frutto che il suo braccio contribuisce a produrre.
Orbene, lasciando da parte il rapporto di proprietà, che
per sè, soggettivamente, potenzia al massimo il lavoro indi-
viduale (per quanto, possa esservi deficienza nell’organizza-
zione del lavoro stesso e quindi nella sua efficienza obbiet-
tiva), quali fra i contratti agrari, nelle contingenze odierne
meglio si sono prestati al bisogno di utilizzare tutte e singole
le forze disponibili e di spingere ciascuna di esse al massimo
della propria potenzialità ?
È un aspetto nuovo del valore dei contratti agrari che
così chiediamo sia messo in luce: un aspetto il quale, nei
tempi normali, non riusciremmo forse a scorgere coll’ evidenza
con cui oggi è possibile. È proprio vero che le grandi crisi,
i grandi squilibri fra gli elementi costituenti un determinato
complesso economico hanno spesso il valore di veri e proprii
sperimenti sociali, e questi, anzi, possono esserci invidiati
degli sperimentatori di gabinetto, talora così orgogliosi della
superiorità dei loro metodi e dei loro istrumenti, poichè co-
storo debbono spesso semplificare il fenomeno fino a ren-
dere poi impossibile una sincera ricostruzione sintetica, mentre
la realtà, come quella di cui parlo, è sempre naturalmente
sintetica, perchè risulta dal concorso di tutti gli elementi
della vita.
L’ argomento che accenno è di tale importanza che vorrei
sperare che qualcuno si invogliasse di farne oggetto di studio,
d’ inchiesta diretta e particolareggiata. È specialmente per
dare questo suggerimento che scrivo la presente nota. Qui,
per mio conto, non espongo che alcune osservazioni fatte da
me nelle Marche, che sono uno dei paesi classici della mez-
zadria.
3.0 — S’ intende, quando si parla del comportamento
dei varii contratti agrarii, non si deve isolare il contratto
come se esso agisse per sola e propria virtù intrinseca, ma
bisogna considerarlo in concreto, cioè in relazione a tutti gli
elementi di varia natura che lo rendono possibile e lo condi-
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