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L’ imposta sui redditi agrari ‘
Primizie statistiche
- IL — L’imposta suî redditi agrari sa sempre di forte a-
grume a chi la deve pagare. Anche di questo mi sono accorto
attraverso le lettere che mi sono pervenute in seguito agli
articoli sull’imposta fondiaria ece. che sono andato pubblicando.
Come mai — mi scrive, ad esempio, un agricoltore di
una delle più fiorenti zone lombarde — Ella non ricorda, par-
lando dell’ imposta fondiaria, pure quella sui redditi agrari?
Non sa che gli uffici finanziari giocano come a rimbalzello
fra l’una e l’altra ?
Non posso neppure qui entrare a fondo nel merito. Mi
accontento di qualche osservazione generale. E poi passerò
alle statistiche.
È un fatto, e si rileva anche dai nostri giornali agrari
locali: in molta parte d’Italia l’ opinione pubblica degli agri-
coltori non comprende bene la separazione del reddito agrario
da quello fondiario e non è persuasa che, negli accertamenti
tecnici, si riesca a separare esattamente il primo dal secondo
per modo da evitare che le due imposte, per una certa quota
almeno, non si accavallino l’ una sull’ altra.
Non c’è da sorridere con una punterella di ironia sulle
labbra dinanzi a questa condizione di spirito. E non ce’ è da
sorridere principalmente per tre ragioni, che esporrò con una
brevità che spero non sia trovata eccessiva.
La prima ragione è questa: che anche quando si im-
TÀ Dal Giornale di Agricoltura della Domenica del 30 marzo 1924. Quest’ arti-
colo si riconnette sostanzialmente con i precedenti sulla imposta fondiaria.