Contents: Le crisi industriali

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mercio mondiale sembrava colpita da stupore: 
un’angoscia orribile si era impadronita dei cuori 
più ferm i e turbava gli animi piú risoluti. Onde 
di gente passavano dal corso principale per in- 
vadere il centro della città, e la folla composta 
di uomini dallo sguardo cupo, diventava sempre 
più compatta, a misura che si avvicinava alla 
via dove hanno la loro sede le grandi banche e 
i banchieri. In mezzo a queste file serrate non 
un grido: la costernazione contraeva i volti, la 
disperazione si traduceva in un triste silenzio. 
Tutti si precipitavano verso alcune case, le cui 
porte assediate lasciavano passare il flusso e ri- 
flusso di queste onde viventi. Si vedevano da 
ogni parte nelle mani impazienti dei portafogli, 
dei memorial!, degli chèques, delle carte di ogni 
forma sovraccariche di cifre, símbolo spaventoso 
di una crudele catástrofe. Si sarebbe detto che 
la nave che porta lTnghilterra e la sua fortuna 
si fosse squarciata con un terribile scricchiola- 
mento e che la massa dei naufraghi si precipi 
tasse sui rottami in cerca di mezzi di salvataggio. 
Il ricordo di questa convulsione non si cancel 
lera mai dalla memoria di Tondra. La data del 
venerdi ñero vi restera incisa per sempre: questo 
giorno ha seminato l’angoscia e lo spavento, ha 
fatto risuonare il segnale della rovina universale: 
nessuno si fidava più di nessuno, nè di sè stesso, 
dal momento in cui si era saputo che la casa 
Overend, Gurney e C. aveva chiusi gli sportelli 
il giorno avant! aile 2 l / i del pomeriggio e si era 
dichiarata insolvibile. 
Trasformazioni dei cracks. — Ma anche nello
	        
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