SE IL’ARBITRATO OBBLIGATORIO mezzi da rispondere civilmente dei propri atti ». Che cosa tenne dietro a quest’ ordine del giorno, fra le righe del quale (secondo appare anche dalla discussione) si legge il desiderio di qualche sanzione penale contro chi non rispettasse il lodo arbitrale obbligatorio ? Nulla. Era facile prevederlo. Non basta fare un voto. Bisogna indicare se e come possa attuarsi. Se no, dalle sapienti pagine di Esopo ci torna a sorridere (caro ricordo dell’infanzia) la favoletta dei sorci che volevano at- taccare un campanello alla coda del gatto ! III. — È appunto per evitare il sorriso di Esopo e, quello che è peggio, del gatto (e i proprietari e affittuari sanno molto bene chi sia, fuori metafora, il gatto) che dobbiamo guardare direttamente lo stato reale della questione: se cioè, dati i fini dell’ arbitrato, imposto per legge dallo Stato, esso possa attuarsi, nelle condizioni presenti dell’ economia e del- l’ educazione di classe proprie di grandissima parte delle no- stre campagne. Accennerò appena agli arbitrati obbligatori che possono istituirsi fra proprietari e altre elassi rurali, rappresentanti il capitale agricolo, ad es., fra proprietari o grossi affittuari. In astratto, non v’è nulla che si opponga alla creazione di un tribunale obbligatorio, il quale, sempre in via di esempio, in- tervenga per risolvere le controversie e le divergenze di in- teresse sorgenti a proposito delle migliorie fondiarie e agrarie e dei compensi che, per esse, spettino agli affittuari. Lo Stato può dire: se voi proprietari date le terre in affitto, dovete Jasciare che l’ affittuario faccia quelle date migliorie o dovete, in caso di controversia sull’ ammontare dell’ indennizzo, sot- tostare ad un giudizio arbitrale obbligatorio nella forma e nei modi che io stabilisco. Lo Stato — è evidente — si farebbe paladino della classe dei capitalisti o imprenditori agrari contro la vecchia classe dei proprietari e questo lo farebbe, non dico se a torto o a ragione, invocando Vl’ interesse generale, esigente che la produzione sia potenziata al massimo. I proprietari fondiari, se non volessero mangiare quella minestra, potrebbero sal- tare la finestra, facendosi essi medesimi conduttori delle pro- prie terre, e questo almeno sino a quando allo Stato non venisse in mente di imporre ai proprietari, considerati come tali, di fare quelle certe migliorie, ecc. che agli agronomi pa- tentati di Stato sembrasse opportuno di imporre per legge. 116