SULLE RAPPRESENTANZE AGRARIE 7 glie parecchi elementi tradizionali delle vecchie associazioni agrarie e tiene conto dei bisogni e delle tendenze nuovi. È un istituto a carattere pubblico, destinato ad entrare e ingranarsi nel meccanismo amministrativo del paese come organo essenziale. Deve agire accanto ai Comuni e alle Provincie e interporsi fra questi e le grandi amministrazioni centrali dello Stato. È per ora solo in parte elettivo, con un nuovo sistema elettorale di secondo grado, ed è, nei limiti della vigilanza ge- rarchica, a tipo autarchico. Esso ha per oggetto l’ interesse economico e tecnico della produzione. Accomuna perciò tutte le categorie e tutti i ceti agricoli ed esprime un bisogno dell’ intera società. Gli interessi e i conflitti più particolarmente di classe o concernenti la distribuzione della ricchezza sono lasciati, a seconda dei casi, o agli organi giudiziari o governativi o alla difesa delle libere e private iniziative. In breve, più concretamente, la Camera di agricoltura da noi ideata : 1) deve essere l’organo locale degli interessi agrari, del quale finora hanno mancato il Ministero d’ agricoltura, come gli altri Ministeri, costretti a ricorrere a organi inadatti o a sovraccaricare le Cattedre ambulanti d’ agricoltura; 2) deve essere il mezzo con cui attuare il discentra- mento dei servizi sopra tutto del Ministero d’agricoltara, quando — bene inteso — il discentramento rappresenti la rea- lizzazione del principio del minimo mezzo per i servizi stessi; 3) deve costituire, sopra tutto in correlazione col di- scentramento, il mezzo idoneo e specifico con cui rendere pos- sibile agli agricoltori locali di disimpegnare i servizi che li concernono, nessuno meglio di loro potendo fare ciò con più senso di cointeressamento, con maggiore conoscenza delle cose, con migliore impiego delle svariate risorse dell’ambiente; 4) deve concretare lo scopo di concentrare in se me- desimo le funzioni che ora sono sparpagliate fra enti molte- plici e di origine diversa, così che possa esercitare le mede- sime non solo con maggiore competenza e cointeressamento, ma anche colla convenienza massima, evitando duplicazioni e collisioni e diminuendo le spese generali, come è proprio di qualunque impresa ingrandita, surrogante altre minori e meno idonee: 307