6 mf limitavano il numero dei maestri in ogni arte, che impedivano di formare compagnie tra vari maestri, che inibivano il lavoro di notte o in giorno festivo, e che ponevano limiti precisi al numero di apprendisti, alla quantità di strumenti e di materie prime adoprate e perfino alla quan- tità di merci da prodursi in ogni dato tempo. Cosí i produttori erano sempre sicuri di perce- pire un onesto guadagno, di esitare le loro merci e di produrre soltanto ció che pote va essere ri- chiesto dai consumatori. L/equilibrio nell'economia moderna. — Ma quando lo sviluppo dei trasporti estende i mercati e li rende mondial!, quando la produzione si accresce enormemente e si suddivide in molteplici rami, questi vincoli non sono piú possibili ; vengono abolit! e sostituiti con la concorrenza piú sfre- nata. Allora l’equilibrio tra prodüzione e consumo si ottiene per mezzo di un meccanismo delicato e complicatissimo, ossia per mezzo delle varia- zioni continue nei prezzi dei vari prodotti. I bisogni dei consumatori sono infinit! e mu* tevoli, e ad essi si provvede con una produzione divisa in tante branche fra loro concatenate. Ora, per mantenere sempre un’esatta proporzione nel- l’offerta di questi rami produttivi concatenad ed una proporzione ugualmente esatta tra l’offerta complessiva ed i bisogni di un’ intera popolazione, basta che qualunque spostamento avvenga in que sti due elementi dia luogo ad un cambiamento di prezzi, il quale servira da solo a ri stabil ire prontamente l’equilibrio turbato. Se da un giorno all’altro variano i bisogni dei consumatori, au-