DEMAGOGIA GRANARIA è
giusto, le disposizioni legislative ». V’è « una sola nuova com-
minatoria : l’ espropriazione ». L’impicecagione è, per ora, ri-
sparmiata.
Come si vede, nulla di nuovo, salvo l’intonazione di
maggiore tolleranza, larghezza, ecc., cioè di altre forme di ar-
bitrarietà — quale che ne sia il tenore — verso i proprietari.
Sembra di stare avanti ad uno che mentre fa la voce grossa
per farla udire dal vasto pubblico dell’assemblea, strizza, con
garbo, l’occhio al gruppo delle persone imputate e minacciate.
II. — Significante il rimprovero che ci si muove di dire
male di Garibaldi, cioè di ostacolare ecc. l’ aumento della pro-
duzione granaria.
Esso è perfettamente conforme allo schema logico adope-
rato così spesso da tanti nostri uomini politici. Si tratta di
un espediente. Ed uso la parola espediente per non adoperare
parole grosse. Chi non vuole determinati mezzi per conseguire
un fine è accusato di non volere questo fine. Non si fa sem-
pre così in tempo di elezioni ? Molti programmi non sono che
uno sciorinamento di fini, di fini umanitari, radiosi: au-
mento della produzione e della ricchezza, elevazione generale
dei redditi e del benessere, piccola proprietà coltivatrice dif-
fusa, pollo nella pentola per ognuno, imposte giuste, che ri-
spettino il povero e colpiscano il ricco, ecc. Ma moltissime delle
finalità ventilate sono ammesse da tutti. Sono come gli augurii
che si fanno nei brindisi a fine di tavola, quando il buon
vino bevuto affratella l’ umanità. Ciò invece che divide la
gente in partiti sono i mezzi con cui realizzare quelle mete.
È così — è tanto chiaro! — per rispetto all’aumento
della produzione dei cereali. Noi la vogliamo più di qualun-
que altro! Anzi, siamo noi che la vogliamo sul serio. Siamo
noi, infatti, che consideriamo la questione per se medesima,
per ciò che essa è intrinsecamente; siamo noi che vogliamo
adottare i mezzi che corrispondono alle condizioni di fatto
dell’agricoltura italiana e ai criteri che i tecnici ci hanno
sempre suggeriti come solamente propri e convenienti. E
quindi siamo noi che potremmo agevolmente replicare agli
avversari : ma siete voi che sostanzialmente ostacolate quel
fine sacrosanto, giacchè per dare soddisfazioni verbali e illu-
sionistiche a coloro che vi mettono addosso tanta paura, vo-
lete attenervi ai mezzi che dal fine stesso allontanano.
Ma veniamo” ai mezzi. Il mezzo caratteristico contro cui
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