254 L'IMPOSTA SUI REDDITI AGRARI
pongono tributi sulla ricchezza o sui redditi, sopra cose, cioè,
in apparenza obbiettive, in realtà si ha sempre a fare con
gli uomini, e non con gli uomini come singoli ma con gli
uomini presi nei loro aggruppamenti sociali e quindi più sog-
getti a suggestionarsi fra loro. Non si può quindi prescindere
da eerti stati d’animo, perchè questi in molti modi influiscono
su quegli effetti che chi regola le finanze di un paese vuole
raggiungere. Orbene, l’imposta sui redditi ripugna colà dove
il capitale agrario, per la forma dell’impiego e per la entità,
non si differenzia spiccatamente dal fondiario. E questa repu-
gnanza chi sa che non possa, prima o poi, persino influire in
maniera artificiosa sulle forme di conduzione della terra (spin -
gendo, per esempio, dalla mezzadria all’affitto)? Fra i canoni
tradizionali e classici delle imposizioni fiscali quelli di carat-
tere psicologico non hanno sempre uno dei primi posti?
La seconda ragione che debbo accennare è obbiettiva.
Sopra essa si potrebbe sottilizzare a lungo. I due capitali, il
fondiario e l’ agrario, sono complementari, in quanto, in ge-
nerale, l’un non può fare senza l’altro. L’effetto che si ot-
tiene per il loro congiungimento non è sempre bipartibile
nè misurabile. Si prenda il caso — per dirne una — di certi
miglioramenti agrari che si prolungano assai nel tempo. Non
si vede questo a proposito dei compensi da accordarsi al-
l’affittuario per certi miglioramenti agrari da esso compiuti ?
L’ultima ragione è da esporsi come un fatto di eronaca.
È noto che gli agricoltori, durante l’ esecuzione dell’ odierno
aggiornamento catastale, hanno sempre raccomandato ai tecnici
di operare sempre, di proposito, una netta separazione fra l’ e-
stimo fondiario e il reddito agrario. È indiscreto il chiedersi
se i tecnici non avranno avuto occasione di constatare che la
raccomandazione degli interessati aveva una ragione nei fatti,
cioè su quanto si era operato dagli ingegneri o dai periti ca-
tastali precedenti ?
Da queste osservazioni derivano alcune conseguenze,
che hanno un certo valore pratico, quel valore pratico che
giustifica questo mio ritornare sopra ad una imposta che po-
trebbe ormai considerarsi come un fatto compiuto.
La prima, che viene fuori direttamente dall’ ultima os-
servazione, è che l’odierno aggiornamento catastale dovrebbe
essere accolto senza riluttanza dagli agricoltori anche perchè
esso avrà servito, oltre che ad una discreta perequazione negli