CONTRATTI AGRARI
parti che più si collegano con le disposizioni accolte nell’ at-
tuale disegno. -
I veti dei Comizi agrari intorno ai contratti di lavoro
sono coevi ai Comizi stessi, non pochi dei quali, specie in
passato, si mostrarono più propensi ai voti che ai fatti. Voti
appositi furono però provocati dal Ministero di agricoltura
con circolare 19 novembre 1882 (1). Si pubblicavano proprio
allora gli ultimi volumi della grande Inchiesta agraria, diretta
da $. Jacini. Tale coincidenza, che non sapremmo come spie-
garci, ci dispensa dal risalire alle proposte di modificazioni
ecc. dei contratti agrari contenute nella relazione dell’ 7n-
chiesta stessa, poichè quella del Ministero, protrattasi sino al
1889, viene a riassumere e completare le accennate proposte.
Quanto al valore di codesti voti e pareri, essi ci appa-
riscono, in sostanza, come la materia prima o il substrato po-
sitivo da cui il legislatore debba desumere, sinteticamente, le
disposizioni legislative sulla nostra questione. Sono associa-
zioni di proprietari che parlano, è d’uopo non dimenticarlo, e
mirano quindi a quelle riforme che meglio possono tutelare
e secondare lo sviluppo della produzione, non escludendo per
ciò, in parecchi casi, i miglioramenti capaci di rendere il la-
voratore più produttivo, che è quanto dire più contento del
suo stato e più cointeressato nell’azienda. La voce diretta dei
lavoratori, da fare riscontro a quella dei proprietari e dei loro
organi, si è manifestata largamente solo negli ultimi anni,
con le leghe di miglioramento e con gli scioperi e le coali-
zioni, e di tale voce abbiamo un’eco abbastanza sicura nel-
l’inchiesta compiuta da questa Società sugli scioperi agrari
del 1900 e 1901 e ad essa fra breve ci riporteremo (2).
Incomiciando da quanto concerne i contratti di loca-
zione, gli argomenti che più richiamarono l’attenzione dei
Comizi, nell’ inchiesta ministeriale del 1882, furono la disdetta
dell’ Unione cooperativa editrice, 1903), ora non facilmente reperibile. Qui ripubblico
una parte dell’accennata relazione, a cui ho apportato qua e là notevoli tagli. I
primi capitoli serviranno soprattutto per la storia legislativa dei nostri contratti
agrari. Gli altri saranno un saggio di una trattazione positiva (proposte legislative
in relazione ai fatti economici) del non facile argomento.
La storia poi di tutti i precedenti dei due disegni di legge e anche gli studi
fatti intorno a questi ultimi diranno al lettore con quanto serupolo si elaborassero
in passato disposizioni legislative aventi per oggetto fenomeni organici della nostra
vita economico-sociale.
(1) 7 contratti agrari in Italia. Roma, Bertero, 1891.
(2) La relazione di detta inchiesta è riprodotta nel seguito di questo volume.