Full text: Le crisi industriali

So 
cessi produttivi distinti, ottenendo sensibili ri- 
sparmi nelle spese di manutenzione e di combu- 
stibile. Di più i profitti elevati percepiti nel pe 
riodo di prosperità non furono impiegati dai 
trusts a dare grossi dividend! agli azionisti, ma 
servi roño a migliorare gl’impianti e a costituire 
rilevanti fondi di riserva; cosicchè quando nel 
1903 terminó il periodo di slancio, invece della 
crisi industriale classica, si ebbe una breve de- 
pressione. Dal che il Lescure, un pó troppo affret- 
tatamente, deduce che nelle économie organí 
zate a trusts le crisi di sovraproduzione debbono 
cessare, per dar luogo ad un regolare sviluppo 
económico, intramezzato qualche volta da depres 
sion! non lunghe, e che le crisi non sono un 
male irrimediabile, ma un male anzi che è sul 
punto di scomparire. Ma questa conclusione, ba 
saba sull’esperienza di pochi anni e in perfetto 
contrasto con le ragioni da noi addotte sulla dif- 
ficoltá di organizzare la produzione ed il consumo, 
ha trovato una solenne smentita nella tremenda 
crisi scoppiata in America nel 1907, pochi mesi 
dopo la pubblicazione del libro del Lescure. Onde 
dobbiamo ammettere che i cartelli e i trusts non 
possono impediré le crisi ; possono soltanto coope 
rare con gli altri mezzi preventivi a tenere in 
freno lo slancio degli affari nel periodo di pre- 
parazione, per rendere meno violento il passaggio 
da questo al periodo di liquidazione successive. 
Mezzi positívi di cura, — Quando poi la crisi 
è scoppiata, ai mezzi preventivi subentrano i mezzi 
positiv! di cura, messi in opera soprattutto con 
Tintervento dello Stato, dei privat! e degli isti-
	        
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