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dallo stesso svolgimento normale del__ .
Questa, infatti, risulta, come già sa|>pj;ai6bfcltftíhek
un disequilibrio tra produzione e co
fa ribassare i prezzi delle merci e i
produttori. Ma il ribasso dei prezzi
produzione, elimina i concorrenti piú debo
trae l’offerta, e nello stesso tempo permette a
nuovi imprenditori di comprare a meno gT im-
pianti già fatti, provoca nuovi acquisti di merci
cd estende la domanda; onde l’estendersi della
demanda, unita alla contrazione dell’ofFerta, faci
lita il ristabilimento dell'equilibrio tra Tuna e
l'ai tra. Mentre la diminuzione delle spese e 1'au
mento dell’interesse danno impulso alle accumu-
lazioni della ricchezza, con cui si ricostituiscono
i capital! distrutti e rappresentano uno stimolo
potente all’impiego proficuo di questi capital! in
nuove imprese. E’ vero che tali procedimenti
spontan ei di cura non sono soltanto un rimedio,
ma anche in pari tempo un dolore, una soffe-
renza, un male: la crisi non riporta soltanto i
prezzi al loro livello normale, ma li porta al di
sotto di questo livello; non ristabilisce subito
l’equilibrio turbato, ma cagiona dapprima una
nuova perturbazione. Ed è questa perturbazione
in senso inverso che serve in fin dei conti a
rimetter poi le cose a posto.
Attenuazione delle crisi industrials — Come si
vede, pero, queste tre categorie di rimedi, costi-
tuiti da mezzi prevent!vi, da rimedi positivi e da
procedimenti spontane! di cura, non sono certo
in grado di eliminare per sempre le crisi indu
striai!, perché non c’é niente che possa soppri-
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