Carestie: — Le carestie fanno subiré cambia-
menti di varie specie al consumo e sono per ció
la causa principale di certe crisi industriali, o
sono la spinta che determina lo scoppio finale
in altre, per le quali si cran o giá di lunga mano
prepárate le condizioni predisponenti. Le carestie,
infatti, diminuendo la quantitá di derrate ali
mentan esistenti in un paese e le operazioni
commercial) e di trasporto, che si sogliono fare
su i prodotti agricoli, riducono il reddito nazio-
nale e i mezzi che il paese stesso possiede per
comprare merci dall’estero. Oltre a ció i consu-
matori, specialmente delle class! più umili, sa-
ranno costretti a spendere di più per acquistare
gli aliment! ed avranno, per conseguenza, meno
da spendere per l’acquisto degli altri prodotti
non indispensabili, la cui domanda dovrá dimi
nuiré, con grave danno di molti rami d’industria,
quando una parte più rilevante del reddito di
ogni individuo è destinato al pagamento delle
derrate agrarie, il cui consumo è irriducibile. Se
in tempi normali il 6o per cento del reddito di
una data classe di consumatori è consacrato ad
acquisti di aliment! e se questa percentuale sale
ad 8o per cento in tempo di carestia, è evidente
che la porzione di reddito impiegata in alt:i
consumi dal 40 per cento discenderà al 20 per
cento, riducendo in proporzione l’esito del pro
dotti meno indispensabili all’esistenza. Questa
riduzione di esito fará diminuiré la domanda di
lavoro in parecchie industrie, proprio nel momento
in cui ne aumenta anche l’ofícrta, per la trasfor-
mazione di molti piccoli produttori indipendenti
in operai salariati ; il che déterminera un ribasso