Full text: Le crisi industriali

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mazione diventa sempre più difficile o meno van- 
taggiösa, onde la necessita che spesso incombe 
di effettuare questa trasformazione, alio scopo di 
metiere in equilibrio la produzione col consumo, 
diventa una causa sempre più frequente di crisi 
industrial!. E siccome il progresso della produ 
zione tende a far prevalere in essa capital! spe- 
cializzati, che non possono cambiar destinazione, 
e capital! fissi, rappresentati da strumenti costos!, 
da macchine complicate e da impianti colossal!, 
cos! si capisce come questo progresso medesimo 
abbia reso le crisi industrial! più frequent!, più 
profonde e di più lunga durata. 
Progress! tecnící e crísí industrial!» — E anche 
indipendentemente da questo prevalere dei capi 
tal! fissi in ogni industria, tutti i progress! tecnici 
possono per loro medesimi esser causa di crisi. 
Anzitutto chi li adotta per il primo ottiene dei 
guadagni eccezionali, i quali attirano altri im- 
prenditori sulla stessa via, onde la produzione 
si accresce moltissimo, mentre il consumo non 
puó espandersi subito nelle stesse proporzioni. 
Cosi dopo l’introduzione del sistema Bessemer, 
la produzione mondiale dell’acciaio arriva nel 1875 
a 2 8 / 6 milioni di tonnellate all’anno, mentre il 
consumo si mantiene ad un milione di tonnellate 
per parecchi anni successivi. L'apertura del ca- 
nale di Suez rese più brevi alcuni itinerari ma- 
rittimi ed accrebbe í’offerta di tonnellaggio navale 
molto al di sopra della domanda, perché i piro- 
scafi poterono far più viaggi di prima in uno 
stesso periodo di tempo, mentre il traffico non 
aumentó in proporzione. Ed anche nell’epoca delle
	        
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