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iTiaggiore estensione dei diritti degli azionisti per
controllare l’operato dei loro amministratori, pos-
sono serviré a togliere abusi gravissimi, che si
ripetono nel periodo di preparazione delle crisi,
a ten ere in freno la speculazione, ad impediré la
reazione precipitosa e i momenti tremendi di
pánico. Al raggiungimento dei quali scopi ser-
vono pure benissimo una buona organizzazione
delle banche ed in particolare rispetto ad esse
la conservazione di un’ampia riserva metallica e
una política prudente nelle operazioni di depo
sito e di sconto, che non largheggi troppo nel
credito, nè conceda troppe dilazioni. Anche lo
Stato puô eliminare facilmente parecchie delle
cause che provocano crisi industrial^ sia stabi-
lendo un sistema razionale di dazi di confine,
sottomesso aile minori possibili variazioni, sia
facendolo variare, nel caso, sempre in modo gra
dúale per non provocare spostamenti troppo ra
pid! nei capital! impiegati nelle industrie, sia
mantenendo la massima uniformitá d’indirizzo
nella política e nelPamministrazione, per evitare
che nei 1 avori pubblici e nelle produzioni che
dipendono dal governo si passi bruscamente da
un’attivitá eccessiva ad un ristagno prolungato.
Anzi lo Stato dovrebbe, fin dove è possibile, ri-
durre le sue ordinazioni quando gli affari in ge
nere vanno bene ed allargarle invece quando gli
affari vanno male, per rendere meno sensibili
le differenze fra i period! di prosperity e i period!
di depressione.
Influenza dei Cartelli nel regolare la produzione.
— A rendere meno sensibili le differenze tra i