prime costruzioni ferroviarie, gli utili eccezionali
che davano le imprese di tal genere fecero affluire
verso di esse una tal massa di capitali, da Ten
dere esuberanti le linee costruite, rispetto al
movimento dei trasporti allora esistenti. E vero
che i progress! tecnici fanno ribassare, e spesso
anche in mi sura assai sensibile, il prezzo dei
prodotti e devono per ció provocare, o prima o
poi, una espansione nella domanda; ma non si
deve credere che tale espansione si manifest!
subito, appena è avvenuto il ri basso dei prezzi,
perché questo non basta a far cambiare da un
momento all’altro le abitudini de! consumatori,
e finché le abitudini non sono mutate, il consumo
rimane inferiore alla produzione accresciuta.
Ma, prescindendo da questa circostanza e am-
mettendo per i potes! che il ribasso de! prezzi
faccia immediamente aumentare il consumo, non
è tanto facile che, per esempio, ad un raddoppia-
mento della quantité prodotta faccia riscontro
una riduzione a metà dei prezzi o un raddoppia-
mento dei salar! o del reddito in genere dei con
sumatori. E se i progress! tecnici aumentano la
produzione, senza accrescere nelle stesse propor-
zioni la capacité d’acquisto dei consumatori, ven-
gono ad essere anche per questa ragione causa
di un disequilibrio tra produzione e consumo.
Né dobbiamo tacere che a nuovi disturb! eco
nomic! adducono i progress! tecnici anche perché
rovinano gli altri industrial!, che hanno mezzi
produttivi arretrati e che non sono in grado di
resistere alla concorrenza di coloro che adottarono
mezzi più perfetti. Sono ben note le condizioni
miserabili in cui si trovarono i fabbricanti che