Full text: Le crisi industriali

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limitavano il numero dei maestri in ogni arte, 
che impedivano di formare compagnie tra vari 
maestri, che inibivano il lavoro di notte o in 
giorno festivo, e che ponevano limiti precisi al 
numero di apprendisti, alla quantità di strumenti 
e di materie prime adoprate e perfino alla quan- 
tità di merci da prodursi in ogni dato tempo. 
Cosí i produttori erano sempre sicuri di perce- 
pire un onesto guadagno, di esitare le loro merci 
e di produrre soltanto ció che pote va essere ri- 
chiesto dai consumatori. 
L/equilibrio nell'economia moderna. — Ma quando 
lo sviluppo dei trasporti estende i mercati e li 
rende mondial!, quando la produzione si accresce 
enormemente e si suddivide in molteplici rami, 
questi vincoli non sono piú possibili ; vengono 
abolit! e sostituiti con la concorrenza piú sfre- 
nata. Allora l’equilibrio tra prodüzione e consumo 
si ottiene per mezzo di un meccanismo delicato 
e complicatissimo, ossia per mezzo delle varia- 
zioni continue nei prezzi dei vari prodotti. 
I bisogni dei consumatori sono infinit! e mu* 
tevoli, e ad essi si provvede con una produzione 
divisa in tante branche fra loro concatenate. Ora, 
per mantenere sempre un’esatta proporzione nel- 
l’offerta di questi rami produttivi concatenad ed 
una proporzione ugualmente esatta tra l’offerta 
complessiva ed i bisogni di un’ intera popolazione, 
basta che qualunque spostamento avvenga in que 
sti due elementi dia luogo ad un cambiamento 
di prezzi, il quale servira da solo a ri stabil ire 
prontamente l’equilibrio turbato. Se da un giorno 
all’altro variano i bisogni dei consumatori, au-
	        
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