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che di una parte solíante di un prodotto. Pare
una cosa indifterente che si usino cappelli di
paglia o di feltro, vestiti di panno o di seta,
guarnizioni di nastri, di perle o di trine, costru-
zioni in ferro o in materiali, mobili di uno stile
o dell’altro ; eppure tutti questi cambiamenti rap-
presentano il sorgere e il prosperare di alcune
industrie o la rovina e la scomparsa di altre. Al
principio del secolo XIX i tessitori di Spitalfields
furono piombati nella piú estrema miseria, quando
venue la moda delle mussoline in luogo delle
sete, e un gran numero di operai di Sheffield e
Birmingham si trovó per molto tempo fu or i
d’impiego. in seguito alia moda dei lacci da
scarpe o dei bottoni di stoffa in luogo di fibbie
o di bottoni di métallo. Una quantité grandís
sima d’industrie, che si esercitano nei quartier!
più poveri di Londra, come quella dei fiori arti
ficiad, delle guarnizioni, delle frangle, della cu-
citura di pelliccie, subiscono di continuo 1’in
fluenza della moda. Ed è a lei che si deve la
povertá occasionata in Irlanda dalla decadenza
dell’industria campagnola della mussolina riea
rn ata, o la scomparsa della manifattura di scialli
all’uso indiano, che si fabbricavano a Paisley in
Iscozia e che davano occupazione ad un terzo
della popolazione di quella città.
Cambiamenti nel consumo oggettívo e crisi. —
Anche i consumi oggettivi possono facilmente
esser causa determinante di crisi industrial!, sia
quando subiscono dei semplici spostamenti, sia
quando diminuiscono, sia infine quando aumen-
tano temporáneamente o in modo eccessivo.